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Pubblicazioni

La legge “Brambilla” a tutela degli esseri animali: un epocale cambiamento di prospettiva

Di Margherita Pittalis
Professoressa ordinaria di Diritto privato Università di Bologna e Avvocato

 


L. 6 giugno 2025, n. 82, intitolata “Modifiche al codice penale, al codice di procedura penale e altre disposizioni per l’integrazione e l’armonizzazione della disciplina in materia di reati contro gli animali” (c.d. Legge “Brambilla”, dal nome della Deputata prima firmataria e strenua promotrice), che, pubblicata in G.U. n. 137 del 16 giugno 2025, è entrata in vigore dal 1° luglio, nel modificare la rubrica del Titolo IX-bisdel secondo libro del codice penale, da “Delitti contro il sentimento per gli animali” in “Delitti contro gli animali”, individua questi ultimi quale interesse direttamente protetto dalla norma penale, non più mediato dalla protezione del sentimento umano di pietà. Inasprisce severamente le sanzioni a carico di chi delinque contro gli esseri animali, introduce significative aggravanti e nuovi divieti a valere su tutto il territorio nazionale, quale quello di detenere animali di affezione alla catena, per la cui violazione viene prevista una sanzione amministrativa di non poco conto, fatta salva una sanzione differente e più afflittiva ove il fatto costituisca reato.

La legge “Brambilla” a tutela degli esseri animali: un epocale cambiamento di prospettiva

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